L’acquario piu’ grande del mondo, tunnel sotto l’acqua e gli squali che ti passano sopra la testa. Molto bello, peccato che oltre a me anche tutti i restanti 4.999.999 abitanti di Singapore abbiano deciso di visitarlo oggi.
In un complesso un po desolato, che una volta era occupato da una zona militare, il governo a incentivato l’apertura di un centro artistico dove hanno aperto una ventina di gallerie d’arte.
Durante la giornata c’è un’atmosfera da “mezzogiorno di fuoco”: il complesso è enorme, spoglio, le gallerie lontane una dall’altra e raggiungibili percorrendo stradone assolate. In lontananza vedi ogni tanto una figura vestita di nero con i tacchi che procede affannando, sotto il sole, da una galleria all’altra.
Il venerdi sera è decisamente, piu’ fresco, e le gallerie tengono aperto fino a tardi e suonano dal vivo nell’unico bar della zona.
Qui sopra l’artista Chun Kaifeng che spiega e descrive personalmente le sue opere.
Oggi ho sostenuto il quarto test per diventare guida. Niente al confronto della lettura della storia di ieri.
Tra le varie cose che le scuole chiedono ai genitori, c’è anche la lettura in classe di una storia in Lingua originale, da tradurre in contemporanea. 22 paia di occhitti di guardano serissimi persino quando cerchi di fare la spiritosa. Una prova allucinante.
Durante le due settimane che seguono il chinese new year i festeggiamenti sono intesnsissimi.
Ovunque ti regalano mandarini in numero pari e i bambini ed i single ricevono buste rosse con dentro dei soldi.
Oltre che a queste pratiche cosi’ strane per noi, ovunque in città suonano e ballano la cosiddetta Lion dance. I miei figli, nonostante abbiano assistito ad almeno 10 Lion Dance, si spaventano tutte le volte.
Presi dall’entusiasmo per i festeggiamenti, siamo andati a consumare il nostro pranzo domenicale al ristorante cinese. Non uno qualunque, “din tai fung” è una istituzione in Asia. E’ una catena di Taiwan che si è diffusa in tutta l’Asia ed ad Hong Kong ha persino ricevuto una stella michelin.
La specialità sono questi dumplings.
Traduzione: ravioli dal ripieno insolito al nostro gusto, non conditi che s appiccicano se non li sommergi nella salsa di soya.
Detto cosi’ puo’ non sembrare entusiasmante ma a noi tutti piacciono moltissimo.
Tra poco ci sarà il capodanno cinese e ,come per tutte le celebrazioni di tutte le culture del mondo, è prevista una massiccia partecipazione dei genitori in ambito scolastico.
E cosi mi sono di nuovo ritrovata, senza cognizione di causa, a cantare canzoncine in cinese a preparare finti fuochi d’artificio e a impastare i ravioli cinesi.