148 National day

Oggi si celebrava a Singapore il National Day. All’inizio avevamo intenzioni bellicose, volevamo andare a vedere la famosa parata militare e trovare un posto d’eccezione per assistere ai fuochi d’artificio ed alle altre celebrazioni. Alla fine, impauriti dalla folla compatta, ci siamo ridotti a sperare di vedere i Jet dell’esercito dal terrazzo che invece ci hanno sorpresi e sono passati mentre eravamo in ascensore, per quanto riguarda i fuochi abbiamo intravisto qualche scintilla tra i grattacieli guardando dalla finestra. Comunque è stata una bella giornata.

143 Bintan

 

Bintan è la classica destinazione dei singaporeani  per un week end fuori porta. E’ un’isoletta dell’Indonesia a 45 min di traghetto da Singapore, durante i quali ho sofferto parecchio. Appena arrivati ci ha accolto un’acquazzone, l’umore non era ottimo ovviamente, ma dopo un paio d’ore il bagno nella splendida spiaggia deserta , valeva il viaggio.

142 Go Go bambini

Non sono riuscita a capire perchè, ma questo strano mix linguistico è il nome che hanno dato ad un centro di intrattenimento per bambini. Una stanza dove era installata una enorme struttura a due piani dotata di scivoli elicoidali, piscine piene di palline dove tuffarsi, muri attrezzati per la rampicata, tunnel che si intersecavano in una rete fittissima.   Tutto al buoi ed illuminato solo da luci psichedeliche. A fianco potevi farti servire al bar una buona merenda a base di patatine fritte, pop corn dolci grassissimi o caramelle.  Quando , una bellissima giornata di sole, sono entrata in quell’angusto e scuro spazio, condiviso da un numero di utenti sicuramente esagerato rispetto a quello consentito, l’unica cosa che mi ha disturbato era che io “dovevo rimanere li” a controllare i miei pargoletti. Tutti i miei piani erano andati in fumo e mi rassegnai a sedermi al bar, desiderando fortemente le patatine fritte ma ordinando mio malgrado una centrifuga per coerenza educativa. Dopo un’oretta, un po’ piu rilassata, do un’occhiata ai miei figli che erano in uno stato di sovraeccitazione patologica, sudatissimi, strusciarsi in modo insano tra una folla di bambini altrettanto sudati e dotati di chissa quali virus e batteri. Mi guardo intorno e la parete era tappezzata di figure con bambini pieni di piaghe o pustole diverse con didascalie del tipo “se tuo figlio ha questo, per favore portalo a casa”. Ad ogni angolo c’erano dispenser di gel disinfettante che avevo ignorato fino a quel momento, e comunicazioni che sollevavano la direzione in caso di eventuali contagi. Torno in me e ritiro immediatamente i bambini da quell’ambiente pestilenziale dove non credo che torneremo tanto presto anche se ormai siamo addiritura diventati membri.

Era inpossibile prendere foto del posto ma il link è:

go go bambini

141 Das Bier

Non siamo in un Biergarden bavarese ma sempre qui, a Dempsey road, una strada fitta di ristoranti e negozi di mobili indonesiani. E stato molto piacevole raggiungere il posto in bicicletta e rinfrescarsi con una birra contornati da felci e piante tropicali.

 

139 Il modello

Un giorno una signora mi ha fermata per strada dicendomi che era la direttrice di una rivista per genitori e chiedendomi se Federico poteva partecipare ad uno shooting per poi eventualmente pubblicare una sua foto sulla rivista perchè “he is very cute”. “Ma nooo cosa dice… normale…” dissi io con falsa modestia ed un ghigno orgoglioso sulla faccia; e conclusi con un sufficiente “va beh, ci pensiamo”.

Oggi lo shooting. Forse era un pochino imbarazzato (per fortuna) ma alla fine si è divertito molto.

138 Singapore Art Museum for kids

  

Questa volta andiamo al museo di arte contemporanea. Era davvero eccezionale. 4 piani dedicati solo ai bambini che finalmente potevano toccare e interagire con le opere d’arte esposte, debitamente concepite da artisti locali e internazionali, per coinvolgere e far partecipare i bambini. Una sala , arredata come un salotto, dove proiettavano cortometraggi per bambini su uno schermo cinematografico regolamentare. Una minuscola stanza dove potevi ballare come piu’ ti piace, lontano dagli sguardi altrui, per poi rivederti su un megaschermo a velocità accellerata,  una stanza nera, illuminata solo da raggi UV, ricoperta a tutto tondo da origami e fiori di carta, fatti dall’artista e dai bambini. Un misterioso giardino da interni…

I miei figli credono che andare al museo sia sempre cosi e mi chiedono tutti  giorno: “oggi andiamo al museo?”, fino a quando non li portero’ ai musei vaticani o anche solo a palazzo rosso.

“Singapore art Museum”

“The art Garden”

131 Il primo invito

Per la prima volta abbiamo invitato a cena dei conoscenti di Michele, per la maggior parte originari di Singapore. Non si è mangiato male, peccato che il collaudatissimo menu, zuppa e salmone al forno, fosse piu’ adatto per una serata  a Courmayeur che qui all’equatore. Senza contare che per tutta la sera non ha funzionato l’aria condizionata.

 

128 National Museum of Singapore

Con una visita guidata brillantemente organizzata dall’associazione “Australia e Nuova Zelanda”, sono andata a vedere per la prima volta il National Museum of Singapore. Il contenuto era ricco ed interessante soprattutto per gli amanti della storia, anche se devo ammettere  che noi Italiani siamo un po’ viziati dal punto di vista dell’offerta museale. Quello che era invece assolutamente fuori dal comune era l’allestimento: ogni sala aveva qualcosa di particolare che riusciva a coinvolgere il visitatore: una musica o suono diverso in ogni stanza a seconda del tema trattato, istallazioni con richiami simbolici, riproduzioni di video e ricostruzioni. Alcune soluzioni non incontravano il mio gusto in pieno ma sicuramente l’iniziativa in generale è lodevole.

116 Bali : Ubud

Ubud è una cittadina molto carina un po turistica ma dove si respira un’atmosfera molto piacevole, situata in una zona stupenda che meriterebbe un soggiorno un po piu lungo.

Noi abbiamo potuto apprezzare un bel tempio , come al solito costruito in un posto meraviglioso.

Altra particolarità di bali sono queste statue vestite, che si possono vedere un po ovunque.

Per entrare nei tempi hanno fatto indossare queste gonne anche a noi…

114 Bali: Le offerte

Bali è disseminata dalle cosiddette offerte agli dei. Se ne trovano ovunque, in ogni angolo della strada, di fronte alla camera d’albergo, sui muretti.  Sono dei piccoli cestini contenenti  qualcosa da mangiare , a volte una monetina, un fiore , un biglietto e tanto altro, ma soprattutto sono preparate con una cura estrema; anche se spesso finiscono sotto i piedi incuranti di qualche grosso turista con le birkenstock.

Questa era sul cruscotto di una macchina.

113 Bali: Le spiagge ed Uluwatu

Il clima è stupendo: abbastanza secco e ventilato, non troppo caldo e piu’ fresco la sera. La spiaggia è lunghissima e ampia e i bambini giocano tranquilli con il secchiello e le palette e si immergono rapidamente in acqua per bagni veloci.  Non li riconosciamo nemmeno.

Non esisteva piu’ il problema che andassero regolarmente a schizzare la signora piu socievole della spiaggia, dalle indubbie origini liguri che non si risparmiava di insegnarmi come dovrebbero essere educati i bambini. E la gimcana per raggiungere la battigia senza mettere i piedi sugli asciugamani delle coppiette scostanti?  Uno degli esercizi ginnici piu’ difficili, degno di un atleta olimpico. Per non parlare della identificazione degli accessori da spiaggia, quest’estate ho visto tartarughe gonfiabili con sopra indicato nome cognome e codice fiscale del proprietario.

Il mare non è una piscina come il mediterraneo , ma gli spazi ampi e liberi rilassano davvero tanto, persino i nostri 3 piccoli pirati.

Nonostante la spiaggia fosse un’esperienza estremamente piacevole, a pochissima distanza si potevano visitare località splendide, come questo tempio arroccato sulla scogliera.